sabato 25 ottobre 2008

BALOTTELLI chiede il prestito

Il giovane Balotelli, super Mario per tutti gli appassionati di questa squadra, visto lo scarso impiego e la scarsa considerazione del neo allenatore Josè Mourinho, chiede per voce dei suoi fratelli, nonché suoi manager un incontro con la dirigenza.Oggetto dell'incontro sarà, appunto, una richiesta di prestito. un espediente utilizzato da vari giocatori, sopratutto giovani, per poter giocare con continuità e accumulare esperienza. Soluzione che potrebbe rivelarsi molto soddisfacente per entrambe le parti, se l'utilizzo del giovane bomber dovesse continuare ad essere così scarso. Super Mario si ritroverebbe a farsi le ossa in qualche squadra più piccola, troverebbe la possibilità di giocare con continuità e accumulerebbe un bagaglio d'esperienza che gli tornerà utile. L'Inter, d'altra parte, potrebbe ritrovarsi in casa, l'anno prossimo, un giocatore, che se pur adesso dimostra d'essere un gran campione, più maturo ed esperto, capace anche già solo a 19 anni di ricoprire ruoli di fondamentale importanza. Il prestito sarebbe realizzabile solo a gennaio, perciò non è detta l'ultima parola, visto che mancano ancora ben tre mesi e l'allenatore potrebbe decidere di coinvolgerlo maggiormente nel progetto.

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Rinnovo IBRAHIMOVIC

Come dal titolo del post, sembra che secondo fonti vicine al giocatore, allo svedese più irriverente del calcio mondiale è stato proposto un rinnovo contrattuale fino al 2013. Rinnovo che il centravanti non avrà difficoltà ad accettare visto anche il consistente aumento che il Presidente Massimo Moratti e la società gli hanno proposto.
Infatti l'adeguamento sarà di ben 3 milioni di euro in più a stagione, che quindi porteranno allo svedese ben 12 milioni di euro annui. Il contratto aveva come scadenza il 2012 ma evidentemente per trattenere un giocatore di questo calibro, nessun momento è mai troppo presto. Sicuramente per Ibra non è mai troppo presto per vedere il suo reddito lievitare addirittura fin dalla stagione in corso.
Adesso, con la firma del rinnovo, diventerà il giocatore più pagato in Europa, più del brasiliano Kakà che ne prende solo 9 all'anno e più del Portoghese e rivale alla corsa al Pallone d'oro Cristiano Ronaldo.
Il gigante di Malmoe, che indossa la casacca numero 8, con all'attivo ben 1059 minuti giocati fra Campionato, Champions e Supercoppa e 5 reti, risulta, almeno per questo primo spezzone di stagione, il trascinatore principale di questa squadra nel campo di gioco. Tra goal di pregevole fattura, alcuni anche impensabili, e giocate per palati raffinati, speriamo che quei 12 milioni annui siano un incentivo a dare sempre di più per poter raggiungere traguardi personali e di squadra sempre maggiori e più importanti.

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venerdì 24 ottobre 2008

INTER - Anorthosis 1-0

Dopo il 4 a 0 ai danni della Roma era facile poter cadere nella solita trappola mentale che ti fa sentire più forte di tutti ed in un certo senso, imbattibile. Mou lo sa benissimo e nelle varie conferenze stampa che hanno anticipato il terzo match di Champions League, ha tirato il freno a mano e fatto presente ai giornalisti, e soprattuto ai giocatori, che quella partita era passata e che quella che sarebbe seguita non cominciava certo da un 4 a 0.Il pericolo però è stato scampato. Seppur con qualche difficoltà, la squadra nerazzurra è riuscita a piegare la resistenza della squadra cipriota. Un misero 1 a 0 che però porta in dote il bottino pieno, 7 punti in classifica e il primato momentaneo e solitario nel girone di Champions. Adriano, Mancini e il rispolverato Toldo sono le uniche novità in formazione rispetto alla gara affrontata all'Olimpico. L'Inter parte bene e gioca un bel calcio per i primi 25 minuti. Gli uno due in rapidità, e il fraseggio corto portano i loro frutti.
Le azioni da goal si vedono ma è sempre l'ultima fase a mancare e così la partita, fra errori interisti e la buona disposizione difensiva della Anorthosis, si avvia lentamente al termine dee primo tempo. Se non fosse per un colpo di genio di Ibra che cambia gioco dall'altro lato dell'area di rigore pescando Maicon che dopo uno stop crossa al centro dell'area pescando la testa di Adriano che quasi da fermo salta ed insacca alle spalle del portiere albanese Beqaj che pure aveva ben figurato fino a quel momento.
Il primo tempo dunque termina sul risultato di uno a zero anche se il tecnico portoghese non sembra totalmente soddisfatto della prestazione dei suoi 11 uomini scesi in campo. Il secondo tempo inizia sulla falsa riga dell seconda metà del primo tempo, con un'Inter che fa fatica ad avvicinarsi all'area di rigore cipriota e che non riesce a finalizzare a dovere il possesso palla fino a quel momento ottenuto. Iniziano le sostituzioni al quarto d'ora della ripresa con Quaresma che entra in sostituzione del brasiliano Mancini.
Dopo altre due sostituzioni (Burdisso per Cambiasso infortunato e Cruz per Adriano, quest'ultima sostituzione che conferma l'amovibilità e l'indispensabilità del centravanti svedese) la partita sembra nona vere più nulla da offrire se non qualche azione in contropiede mal sfruttata ed una occasione da fuori area di Cruz che però non porta il desiderato 2 a 0.
Partita che termina al 93esimo e squadre che vanno sotto la doccia entrambe con pensieri negativi ma anche positivi. Infatti nonostante la sconfitta, i ciprioti possono essere più che soddisfatti della prestazione, hanno limitato i danni e vista l'alta differenza del tasso tecnico fra le due squadre, tornano a casa con la consapevolezza di poter centrare perlomeno il terzo posto e la qualificazione in Coppa UEFA anche se a ben guardare la situazione un passaggio agli ottavi non è così remoto. Per quel che riguarda la squadra nerazzurra, il tecnico e tutti i tifosi possono essere soddisfatti per i tre punti conquistati, con la consapevolezza però di dover ancora trovare l miglior forma e il miglior gioco che però si è visto a larghi tratti nella prima metà del primo tempo.
In conclusione c'è da lavorare ancora ma finché si vince...

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lunedì 20 ottobre 2008

Roma - INTER 0-4

Ebbene si, miei cari lettori. Non è un sogno. Siete decisamente desti e non c'era post migliore per riempire nuovamente dopo 13 giorni il nostro blog. 4 a 0 è il risultato con cui si è concluso il posticipo di questa settimana che vedeva contrapposte le due grandi rivali degli ultimi anni, che si sono contese ogni tipo di trofeo nazionale lasciando agli altri solo comparsate e posti da spettatori. Ma dopo questa batosta e considerati gli ormai già nove punti tra la squadra nerazzurra e quella capitolina, probabilmente è giunto il momento di mettere la parola fine su questa "eterna" sfida.
Con una Roma decimata in difesa da infortuni e squalifiche, l'allenatore portoghese schiera come unica novità, il nigeriano Victor Obinna al posto dell'ex romanista Mancini.
Inizio folgorante dell'Inter che a 5 minuti dall'inizio del match riesce a passare in vantaggio con un pallonetto da fuori area di Ibrahimovic scattato (e qui le immagini televisive non ci aiutano) sul filo del fuorigioco su di un lancio del brasiliano Maicon. Partita dal volto cambiato e ago della bilancia che pende già a favore della squadra milanese . Ed infatti, il proseguio della partita mette in evidenza la scarsa compattezza dell'inedita coppia difensiva della Roma, che al quarto d'ora, lascia liberi Maicon ed Obinna, duettare a palla bassa. Solo un pizzico di sfortuna e l'imprecisione sotto porta dell'esterno brasiliano impediscono all'Inter di siglare il doppio vantaggio.
Partita ancora aperta e ampi spazi per entrambe le squadre per offendere e far male. Per l'Inter ci prova spesso e senza alcun successo Quaresma con il suo ormai famoso tiro di mezzo esterno. Portoghese redarguito dal serbo Stankovic e dallo stesso allenatore che lo ha voluto fortemente all'Inter proprio per questi inutili e velleitari tentativi che in definitiva non hanno prodotto pericoli per l'estremo difensore giallorosso. Per la Roma ci provano De rossi e Taddei ma il più pericoloso è stato il montenegrino Vucinic che scaglia di testa un tiro che carambola sul corpo di Cordoba finendo poi in calcio d'angolo. Giocatori fuori dal campo dopo un minuto di recupero.
Al "pronti, VIA!" però, solo l'Inter risponde e raddoppia, grazie anche ad un errore del centrale Loria, che non intercetta un pallone servito da Obinna allo svedese Ibra che di sinistro, segna il 2 a 0 per l'Inter. La reazione immediata è stata di Acquilani cui però si oppone l'estremo difensore Julio Cesar. Ma il 2 a 0 il gran tiro di Acquilani servono a svegliare la Roma che infatti dopo solo 9 minuti dal fischio del secondo tempo, subisce il 3 a 0 ad opera dell'ex laziale Stankovic che insacca con un gran tiro da fuori area sugli sviluppi di un calcio d'angolo.
La partita sembra già negli archivi, e per dar maggiore sicurezza ad una vittoria ormai quasi certa, arriva anche il primo goal in maglia nerazzurra del nigeriano schierato a sorpresa, Victor Obinna che da fuori area, lasciato grossolanamente libero di agire, insacca per la quarta volta il portiere Doni. La partita finisce qui anche se restano da giocare ancora bene 34 minuti più recupero. Minuti riempiti da qualche occasione pericolosa della Roma, a quel punto lasciata più libera di giocare ed agire, e da una serie di sostituzione anche in vista degli impegni di Coppa Campioni dei due team.
In conclusione, Roma distante anni luce dalla Roma spumeggiante ed affascinante delle scorse stagioni, che lascia sconvolto il suo capitano Francesco Totti, anche per la quasi zona retrocessione in cui gli uomini di Spalletti sono ancorati. Inter convincente, capace di chiudere la partita anzitempo e di non subire goal seppure il merito vada alla saracinesca tirata giù dal portiere brasiliano. Nota positiva la consistenza e la continuità che Ibra sta dimostrando giorno dopo giorno, partita dopo partita. Nota, se non negativa, quanto meno, "neutrale", è Ricardo Quaresma, che sta tradendo le aspettative di quasi tutti gli appassionati di bel calcio e non solo interisti. Prove generose ma che mancano di qualità e brillantezza tecnica con quel incaponirsi sul suo colpo migliore, la "trivela", che fino ad oggi, è servito più a regalare palloni agli avversari che a creare occasioni importanti.
Ultima considerazione (ispirata da mio padre) su i tifosi che hanno abbandonato lo stadio con largo anticipo: non deve essere stato tanto piacevole pagare il prezzo intero del biglietto e vedere solo 2 terzi della partita, ma, aggiungo io, immagino quanto abbiano goduto i sostenitori nerazzurri che per tale spettacolo forse avrebbero pagato anche il doppio del prezzo del biglietto :D.

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martedì 7 ottobre 2008

Convocazioni Nazionali

Come al solito, e come ogni grande squadra che si rispetti, la truppa degli assenti per le convocazioni in Nazionale è ben nutrita. Sono infatti ben 17 i convocati tra Nazionali maggiori e Under 21. Ecco a voi l'elenco dei convocati.

Argentina: Nicolas Burdisso, Esteban Cambiasso e Javier Zanetti;
Brasile: Adriano, Julio Cesar, Maicon e Mancini;
Francia: Patrick Vieira;
Ghana: Sulley Muntari;
Italia under 21: Mario Balotelli, Francesco Bolzoni;
Italia under 19: Davide Santon;
Nigeria: Victor Obinna;
Portogallo: Ricardo Quaresma;
Romania: Cristian Chivu;
Serbia: Dejan Stankovic;
Svezia: Zlatan Ibrahimovic.

La più importante convocazione di queste 17 e quella di Adriano che grazie alla sua ritrovata motivazione e al suo impegno si è riconquistato la casacca verdeoro. La più pericolosa di queste convocazioni comunque rimane quella del rumeno Chivu, giudicato da Mou non ancora pronto per via della scarsa condizione muscolare e nemmeno convocato nell'ultima partita di campionato. Convocazione però arrivata dal CT rumeno che evidentemente non può far a meno del nostro Cristian.
Ottima convocazione anche per l'altro brasiliano Amantino Mancini che con la nazionale non ha mai avuto un rapporto continuativo anche a causa dei suoi alti e bassi. Dunga questa volta ha deciso di premiarlo.
Il resto delle convocazioni sono quasi tutte scontate, dato che sono tutti giocatori che all'interno delle loro rispettive Nazionali ricoprono ruoli importanti.

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